martedì 17 luglio 2007

sogno

Fluiscono con liquido ardore i riverberi del tuo ricordo. Un giorno, se non sbaglio, sei stato il mio unico grande amore, ora perdo la lucidità, scorre via taciturna senza alcuna pietà, sgocciola via, mi abbandona, il pensiero della mia provvisoria verginità.
Come un gas m’intontisce il tuo ricordo, il pensiero s’impregna di quella tua luce che è una scia da seguire ad occhi chiusi, una finzione che non gradisce alcuna voce, mi rende sordo come un granello in un oceano di pace. Ancora una volta mi sto spegnendo come un semplice giorno, evaporo e sogno la luna, muoio poi torno, come un sogno scarno senza paura.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Anche questa bellissima, diventi sempre più bravo.
spero che questa volta sia dedicata a me!!
E spero che potremmo farci una luga chiacchierata questo fine settimana. Nulla è stato lo stesso....mancava qualcosa, ma dovevo cercarmi da sola questa volta....