martedì 4 novembre 2008

attesa...

scoppio di un’insolita, strana quiete morbosa…… mi sveglio e sono l’animale più pacato e impassibile del pianeta, stravagante sensazione, stravagante sensazione…… mi sorprendo a giocare, a fingere di essere una persona normale e rido, rido di voi che ci cascate… sono l’unica persona libera che conosca, anche se sono costretto a fingere d’essere qualcos’altro… libero nella mia campana di vetro, libero nel mio monolocale di cemento, libero nel mio parnaso personale, libero tra sanguinanti ferite silenziose… probabilmente,ora, ciò che sto facendo è offrire il mio corpo alla morte, che verrà a trovarmi senza fretta, le sto scrivendo un invito, un biglietto d’invito…. non voglio che il mio foglietto resti bianco, non voglio che la morte, all’appuntamento, si senta sola e abbandonata, trascurata… la immagino così bella, semplicemente bella, bella da guardarla, da sperare che ti guardi, che ti dedichi un solo attimo del suo tempo, che decida di venirti incontro, di salvarti…
...attendo che la morte mi venga a cercare

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