domenica 6 settembre 2009

...deriva

.
.
ascolto
il veloce camminare della vita
vado al largo
perchè se muoio non affondo
mi lascio trasportare
nel mio bizzarro mare interiore
il ritorno fruga dentro
i silenzi riemergono
dalle nebbie e dai fiumi
dalle sbornie e i consumi
i profumi ed i costumi
delle feste senza fine
.
osservo di nascosto
il volto pazzo dell'amore
come un intenso
capolavoro stonato
il mio cuore vagabondo
veleggia placido
come un vascello impavido
senza motore
.
.

2 commenti:

LaScatolaDeiSensi ha detto...
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Anonimo ha detto...

(mah, la poesia non è mai stato il mio forte ... la purpettina-the-pooh )