sabato 2 gennaio 2010

cazzo le cinque del mattino. mettermi a letto sarebbe una sterile messinscena. appena deposti i panni del pagliaccio. ora il viso pallido e senza trucco, lo sguardo e l'animo sereni ma di una serenità insensibile e disinteressata. il sole deve ancora sorgere, ho cercato invano di eclissarmi ma eccomi qua. solo con me stesso. ho spento anche la musica. solo con me stesso. il rumore dei tasti e lo sguardo sullo schermo. ogni tanto un'occhiata alla finestra ma c'è ancora buio. mi ritrovo solo con me stesso. quante volte questa sensazione. un'occhiata alla gabbietta dei canarini, ultimamente ho sconvolto anche il loro orologio biologico, non capiscono più un cazzo di quando sia giorno e quando sia notte. sparsi attorno al divano, per terra, libri di poesie, rimbaud-baudelaire-artaud-campana-blake, il mio taccuino in cuoio scuro, il diaro della mia Cry, fogli scritti a mano, parole abbozzate, frasi imperfette ed incompiute, idee interrotte e frammentarie. roba da cestinare al prossimo giro di pulizie domestiche. sono stranamente lucido e acuminato. nessuno mi vedrà mai in questo modo. siete tutti degli astronauti, io l'unico essere calzato di pelle umana. provo a tendere l'orecchio ma non sento il sangue scorrere. mi guardo le mani, amo le mie mani, le trovo bellissime. quando sarò morto emanerò per pochi attimi una specie di nebbiolina, come un fiammifero appena spento. nessuno potrà vederla, quell'anomala foschia spirituale. sarò semplicemente un corpo freddo e morto. quella che vedrete sarà la carcassa di un battello da secoli ormeggiato nel deserto.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

sorrido all'infinito caos solitario.. consiglio "Il Petroliere"..
drammatico, ottocentesco, crudele e solitario.

bambi

-hypomnémata- ha detto...

Mi piace.

Anonimo ha detto...

mi piace quel caos..... che poi potrebbe nn esserlo....immagino la tua casa. i libri.la musica. e gli odori...... carezza guancia dx