ultima notte in quest’anonimo alberghetto: forse anche stavolta non muoio, nessuna fine in puro stile rockstar-dannata fine anni ’60. seduto sul letto di questa camera d’albergo sono in verità un angelo disoccupato, in attesa di un dolce compito che gli venga assegnato. dolcissimo come un condannato mi lecco le ferite, come un notturno pensiero diseredato.
adoro sentirmi tanto diverso in mezzo alla folla, una mosca bianca con cappotto nero e occhiali scuri ehehhehehe. la consapevolezza della diversità mi rende sarcastico nei confronti del mondo. ancora una volta completamente solo nel bel mezzo del paesaggio innevato del mio animo. con espressione serissima scrivo queste parole ma in realtà sorrido internamente, sotto questi abiti borghesi si nasconde un pagliaccio di talento in grado di prendere in giro il mondo tutto intero.
lo so, l’ho già scritto, ma se non lo fossi m’innamorerei volentieri di me stesso. solo io conosco sino in fondo il mio fascino acuto e scapestrato, timido e discreto ma pacatamente istrionico e libertino, sono un affidabile e mediocre saltimbanco colorato col suo bel vestitino grigio d’ordinanza.
vedo continuamente la gente “accoppiarsi”, appoggiarsi a qualcuno esclusivamente per debolezza, debolezza che immediatamente si traveste da sentimento affettuoso o qualcosa di simile. la follia di camminare esclusivamente con le proprie gambe, facendosi accompagnare da madama solitudine, necessita di un raro coraggio corroborato da un sano innamoramento per se stessi. mmmmmmm ometto le cose troppo personali e offro ai vostri occhi i pensieri di questi giorni.
adieu.
3 commenti:
lascio qui i miei puntini ...
...
un sorriso benevolo li accoglie e li custodisce premurosamente...
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
Posta un commento