un esercito di folli tutti i miei figli, guerrieri solitari e innamorati, poeti, sognatori e soldati, tutti privi di testa, immersi nel grigiore, tutti semplicemente mai nati. chiodi e catene nelle tasche, e qualche chilo di onore. a volte un po’ di coraggio, altre volte un solo fiore. un grande oceano interiore al posto del mondo, battelli sperduti, naufraghi senza appigli. ognuno di essi è un fanciullo che muore. c’è chi chiude un occhio per meglio vedere il miraggio, qualcun altro, almeno col pensiero, è perennemente in viaggio. un esercito di alberi tutti i miei figli, giovani deflorati, scrittori smemorati, vascelli privi di equipaggio. tutti semplicemente mai nati.
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