lunedì 9 gennaio 2012

esploro il silenzio. non desidero altro. silenzio. davanti a me vedo solo silenzio. dentro solo silenzio, come mare profondo di notte. un orizzonte senza immagini. chiudo gli occhi per sentirne il sapore. silenzio senza fine. come una luna il sorriso della mia splendida dama ottocentesca. cerco di non tagliarmi, di non farmi del male. niente graffi o sangue stanotte. voglio restare candido e trasparente. nessuno si può avvicinare. tremerò stanotte, niente potrà scaldarmi. si avvicina, la mia dama. abbasso ogni guardia, lascio perdere ogni protezione, mai vorrei difendermi da lei. mi bacia. una tristezza senza pensieri, inquietudine priva di preoccupazioni. se decidesse di portarmi via con lei per sempre, stanotte, non potrei che seguirla. senza dire niente, senza pensare niente. senza neanche accorgermene mi rendo conto che le sto sorridendo. non parlo in astratto, sto davvero sorridendo alla mia tristezza. un bellissimo sorriso, tenue e sfumato come la luce dell’aurora.

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