parole
estemporanee… scritte un po’ alla cazzo, scritte con volatile e superba
leggerezza… non saprei scrivere altro… la luce del giorno disturba i miei
pensieri, per sanguinare, di giorno, devi crearti la notte dentro ma ora gli
schiamazzi tutt’intorno al tendone disturbano i miei pensieri, con finta
delicatezza il cervello è costretto a mentire, una subdola violenza che appesta
tutta l’aria circostante… anche ieri ho intravisto la morte negli occhi, anzi,
più che negli occhi nell’aria attorno alla mente di un uomo che sa di avere i
giorni contati. nessuno come me sa cogliere le sfumature di un silenzio pregno
di apprensione, tormento, sofferenza. non c’è carità o compassione nella mia
percezione semplicemente…. vedo cose che molti altri non vedono. più dei soldi,
più del sesso, più dell’amore, la morte colpisce l’emotività delle persone,
colpisce come una freccia acuminata, dritta e precisa nel bersaglio, una
breccia perforante senza sbavature. tutti rigidi e tribolati davanti alla notte
più intensa, una marea di insonni che tentano di scacciare l’abbraccio di un
sonno che spaventa nella sua inevitabilità.
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