mercoledì 26 settembre 2012

radiohead, 25/09/2012


piccolo resoconto di piccolo mini-viaggetto-vagabondo-bolognese con destinazione radiohead. prima il concerto, così se qualcuno vuole sentire le mie impressioni le legge qui e mi risparmio la risposta. i radiohead sono bravissimi e mi piacciono , sono stati bravissimi e mi sono piaciuti. punto.
non mi esalta la via che hanno imboccato con le ultime pubblicazioni, troppo elettronica e ambient per i miei gusti, e il concerto è stato incentrato sugli ultimi album, alias il concerto mi è piaciuto ma non mi ha esaltato.  solo tre brani da ok computer [paranoid android, exit music e lucky (o the tourist, una delle due, le confondo sempre) ], uno solo da the bends (planet telex), stessi dosaggi per kid A e amnesiac, nessun estratto dal primo album. potrebbe esserci qualche imperfezione nella mia scaletta, non ero lì a prendere appunti eh! il palco molto bello, gli effetti visivi esuberanti e superlativi, a parte i pink floyd, che in fatto di effetti visivi sono di un altro pianeta, credo siano i migliori che abbia mai visto. eccellenti effetti visivi che sottolineavano, potenziavano e s’integravano con la musica alla perfezione. è il tipo di musica che fanno ultimamente che non mi scalda, per trovare qualche vampa l’ho dovuta cercare nella perfezione vocale del piccolo alieno-folletto thom yorke, soprattutto nei brani lenti accompagnati dal piano, la sua voce riesce a toccare certe corde, quando vuole. non sono certo uno che va ai concerti per aspettarsi le solite hits, le solite canzoni famose, non sono di quelli che vanno via recriminando “non hanno fatto neanche x o y”. però, cavolo, non hanno fatto nemmeno creep (li ho scoperti con quel video quando erano dei piccoli 14enni, loro eheeh), nemmeno a wolf a the door, karma police o the bends o high and dry (per l’ultima poco male, non mi fa impazzire). comunque loro sono bravi e sono stati bravi.
circa il viaggetto vagabondo….  be’, sinceramente mi sono scocciato di scrivere quindi non racconto nulla, però seppur breve è stato un vero viaggetto vagabondo, con tutti i crismi del caso, ovvero nessuna programmazione o prenotazione, niente orologi, niente fretta, niente facili comodità da pagare a caro prezzo. una cosa importante da dire ci sarebbe, in realtà, una cosa che mi ha turbato (riguarda il mio animo, affinché nessuno chieda di cosa si tratti sintetizzo bruscamente: per alcuni momenti ho desiderato di avere compagnia! a voi potrà sembrare normale ma… se è il sintomo di una mia prossima normalizzazione o “mediocrizzazione” giuro che se riuscirò ad avere la consapevolezza della malattia che sopravviene mi darò in pasto a lombrichi e mosconi prima, poi a fiori ed erbetta, accontenterò il mondo sotterraneo e quello celeste). quest’ultima cosa meriterebbe approfondimenti ma, come dicevo, basta scrivere…

p.s.
un sentito ringraziamento a chi mi ha regalato il biglietto (mi ha regalato un'esperienza)

1 commento:

Anonimo ha detto...

ma fff, la premessa era "prima il concerto", poi.. uff... (e poi lo sai da dove prendono il nome i radiohead? ..eh, lo sai...? sì che lo sai...)

p.s.
...stavo scrivendo ora..