chi
cavolo sta scrivendo queste parole? a chi appartengono queste dita che
compongono frasi che si stagliano su un vetro luminoso? sono in procinto di
dissolvermi, lascerò un’invisibile traccia come un arcobaleno di pulviscolo
atmosferico. quasi già non esisto,
anziché scrivere sospiro su carta. e non ho nemmeno niente da dire,
semplicemente sospiro. il mio sguardo è dolce, vitreo e limpidamente inanimato.
non una goccia di sangue nel mio corpo. la mia splendida dama ottocentesca
canta per me, una melodia incantevole che non passa nemmeno attraverso le mie
orecchie, giunge sussurrata direttamente nella mia anima bianca, esangue,
appesa ad un corpo che sembra quello di un vecchio pescatore d’altri tempi. in
lontananza sento arrivare i miei lupi, più affamati che mai. non ho voglia di
alcun essere umano. ascolto la voce della mia dama, fino a sprofondare nel mio
buio. se mi risveglierò non lo so. ma questo importa così poco…
4 commenti:
stanotte, una volta di più, m'innamoro di me stesso...un mostro che si vede bello e trova mostruosi tutti gli altri esseri...trovo conforto nella mia solitudine...
una pallottola di diamante in piena fronte
marsia, presa da un raptus.. mi sto studiando la cello suite n.1, in Gm.. era un genio
Dovresti suicidarti per coerenza perché così non vale, ma forse sei un codardo
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