mercoledì 1 maggio 2013

mio nipotino ha un meraviglioso incorporeo pallore molto british-ottocentesco. lo vedo quattro cinque sei volte l’anno e penso che mi veneri, seppure a modo suo. imita ciò che faccio e ciò che dico (si tratta perlopiù di esultanze o imprecazioni sugli spalti dei palazzetti durante le partite della nostra squadra di basket). ha il pallore che attribuisco mentalmente a john keats o percy bysshe shelley. il più forte istinto della razza umana è l’istinto alla conservazione alla sopravvivenza. fondamentalmente rappresentato dall’istinto di conservazione dalla volontà di voler allontanare o scacciare la morte. ma anche dalla volontà di mettere al mondo degli eredi. sopravvivere alla morte lasciando sulla terra manciate di geni consanguinei. la mia bellissima musa dalle vene di ghiaccio avrebbe potuto partorire un battellino con la bellezza di una musa, un pallore lunare degno di john keats. la mia bellissima musa dalle vene di ghiaccio, lo dice il suo stesso nome, è bellissima.
 ad ogni modo il fato mi ha concesso l’esistenza di una 14enne nata a distanza. la mia splendida 14enne ha un meraviglioso pallore mentale. è piovosa e autunnale, nietzscheana e, nel sangue, ha il lontano ululato dei lupi. gli umani tendono a lasciare semi sul suolo prima di schiattare. infrango anche questo tabù. di me non resterà niente. una manciata di parole in attesa di essere spazzata via dalle folate del tempo....

1 commento:

Anonimo ha detto...

marsia, sei più vivo di quanto credi..