giovedì 8 agosto 2013

mmmm mi piacerebbe trascrivere ciò che ho scritto mentalmente stanotte ma ovviamente non mi ricordo. non riuscivo a dormire e sono uscito sul balcone. mi sono seduto, erano le tre passate. ho assaporato un bel silenzio, un silenzio di città, vabbe’, c’è sempre un treno in lontananza che passa, se scrivi “un treno in lontananza che passa” viene da pensare ad un vecchio treno a carbone, qualche auto, qualche antifurto del cazzo, qualche luce che non ha voglia di andare a dormire. comunque si sentiva anche una cicala, forse più di una ma a me sembrava una. il cielo, vabbe’ quello è sempre grigio, persino di notte. comunque si stava da dio. be’ così forse è esagerato, si stava bene, ecco. il panorama è sempre quello, tetti e tetti e tetti però a volte cambia, a volte arriva persino a piacermi. dipende dall’angolazione della mia anima, credo. probabilmente ero un po’ in astinenza da un buon silenzio. così, seduto per terra in quella gabbietta che è il mio balcone, mi sono librato in aria come un pipistrello nella notte, come un aliante che fluttua sulle note di un silenzio. cosa ho scribacchiato stanotte, con la mente, non lo so. però stavo così bene, ero persino bello, ero decisamente bello stanotte. 

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