tv accesa senza audio spot
pubblicitari esche studiate a tavolino per il tipo di pesce da catturare. la
gente è cretina superficiale pensa solo a mangiare scopare e a farsi accettare.
paura d’invecchiare. come i pesci che senza troppo indugiare vanno a
mordicchiare un verme infilzato in un amo. spengo. qualcuno disse “non
crucciarti di ciò che accade nel mondo tanto non dipende da te”. metto un cd e
se per tutti gli altri sinèad canta john I love you per me ora pronuncia il mio
nome. una decina d’anni fa un ragazzo fissato col computer diffuse un virus che
mise in crisi non so quante grosse aziende americane. inviò a migliaia di pc
una mail infetta con l’oggetto “I love you”. tutti sognano di tanto in tanto di
sentirsi dire I love you. a me ora lo dice sinèad. e mi lascio infettare dalla
sua voce. vorrei sognare la voce di sinèad che mi dice I love you. al di là
della verità ciò che percepiamo anche in sogno fa germogliare in noi qualcosa
che cresce innaffiata dalla nostra fantasia. l’acqua per annaffiare i fiori del
nostro balcone intellettuale dovremmo sempre cercarla in noi stessi. la gente
le cose di cui ha bisogno le cerca al massimo negli scaffali del supermercato.
e per le cose di cui ha bisogno prende spunto dalle esche preparate a puntino
dai pubblicitari. la gente non apprezza il gusto amaro del dolore scappa e
basta davanti ad esso. i dolori sono rughe che a certi animi donano una certa
grazia. la bellezza non sempre somiglia ad una cartolina di una spiaggia
immacolata con palme sabbia bianca e acque cristalline.
Nessun commento:
Posta un commento