Orsola
era la bellissima figlia di un re bretone che tacitamente aveva deciso di
donarsi a Dio. per scongiurare una guerra le fu imposto di sposarsi con il
figlio di un re pagano, Orsola acconsentì ma ottenne due cose: il matrimonio si
sarebbe celebrato di lì a tre anni e il suo futuro sposo si sarebbe dovuto
convertire al cristianesimo e insieme a lei sarebbe dovuto andare in
pellegrinaggio dal papa, a roma. trascorsi i tre anni Orsola, insieme a undici
nobili fanciulle vergini, undici che poi la leggenda tramutò in undicimila,
prese la nave, approdò nel continente europeo e via fiume giunse in svizzera,
di lì proseguì a piedi e giunse, insieme alle sue compagne di viaggio, a roma
dove, con una sorta di colpo di scena hollywoodiano, incontrò il suo futuro
sposo che nel frattempo si era convertito. dopo aver ricevuto la benedizione
del papa, Orsola e le undici vergini fecero il viaggio di ritorno, a piedi sino
alla svizzera poi via fiume sino a colonia. qui però, a colonia, si era nel
frattempo insediato il signor attila, il flagello di Dio che, vedendo arrivare
le undici (o undicimila) vergini, per far fede al suo appellativo, decise poco
cavallerescamente di torturarle e ucciderle tutte quante in un giorno, a colpi
di frecce. il giorno successivo, Orsola, ormai sola, fu condotta davanti al re
degli unni e, visto che si rifiutò di abbandonare la fede cristiana, fu uccisa
da attila in persona con una freccia (e questo è il momento immortalato dal
Caravaggio).
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