mercoledì 6 aprile 2016

girano ruote infuocate, pensieri assassini mi accarezzano e mi si rivoltano contro, stupide facce conosciute si affacciano dal vetro baciando la scivolosa e perfetta superficie della mia indifferenza, come un ragno tesso elaborati complotti e acute strategie per poi fregarmene del tutto dopo pochi istanti di immaginoso menefreghismo, verso alcune lacrime nere, dense e roventi come il nulla capace di spegnere ogni luce, vengo ammazzato, provo a volare, tento di scappare, smetto di lottare, raramente sorrido, quasi sempre la paura mi affianca, riesco a respirare, nonostante tutto riesco a respirare e mi sento un dio.

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