sabato 19 novembre 2016


guardare il cielo aspettando che anneriscano le stelle, palpitare bagnandosi nella notte, baciare l’ombelico del sonno, bussare alla porta del tabaccaio dei mari rovesciati incatramandosi gli occhi per giungere sulla soglia del non-dormire… risuonano le fabbriche, gli argani, le brezze, le voci nelle mie lontane vene alla ricerca della dolce penombra in cui navigare, trasportato da un’onnivora e crudele immaginazione…. quant’è vertiginosa l’immensa solitudine dell’anima del mare…

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