sabato 7 giugno 2008

il mio parnaso personale

vivo nel mio mondo di cristallo, come un angelo che tenta di rubare l’anima ad un diavolo, per assaporare l’orrore della sofferenza senza rimedio. fuori l’aria è triste ma i miei sospiri sono più tristi dell’aria, voglio ruggire come se stessi per morire sbranato da un tuono criminale, barcollo confuso come uno sciacallo affamato in cerca d’un omicidio e del suo pugnale. odio l’ingiuria artificiale che si addormenta nel fasullo talamo esteriore, la mia cella è un baccanale silenzioso, il mio parnaso personale. riposo in una culla artigianale di soffice metallo inesploso, senza ricamo. sono uno sposo passionale corroso da un amore sfiorato e rimosso, un deplorato orinale in disuso, privo di morale. il vostro è un vano assedio che infuria trascurato, lasciate che mi faccia del male, lasciatemi sfuggire e non badate all’abito che indosso.sento tutto come una belva infelice, col cuore lontano e il sangue furioso, ogni cosa è solo un frammento di una grossa inquietudine, ogni frammento è una cicatrice sul corpo di Dio. aborro la sbiadita moltitudine come una grossa divoratrice d’aria che non serve a nulla, la mia unicità mi tiene a galla sulle acque della mia lieta tristezza dalle ali di farfalla.l’umanità è una pallida signora che si addormenta e non sa nemmeno sognare.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

VUOI SPOSARMI???

Anonimo ha detto...

Ciao uomo dei sogni, grazie per la scorsa notte.
AnnaG.

Anonimo ha detto...

Che losAaaaAAAAa mahuahauahu

Anonimo ha detto...

sogliola....ma che gente conosci te?!?!?!? Mah -.-