Aspetto qualcuno ma non c'è nessuno. Nessuno di cui m'importi qualcosa. Nessuno. Aspetto qualcuno.
Il mio è il suicidio più lento e inesorabile del mondo, di tutti i tempi. Aspetto qualcosa che non arriverà mai. Ho smesso di cercare. Aspetto.
Ho incentrato tutto quanto sulla mia esistenza, ho annullato tutto il resto, c'è solo la mia triste, sola, distante esistenza. Il resto è meno di zero. Bullet, il mio cane di peluche, ascolta con me Tori Amos fumando passivamente la terza canna della serata. Non mi sbatte un cazzo di niente e nessuno e sono fiera della mia megaindifferenza. Nei confronti di tutto il niente che mi circonda.
Assaporo giorno dopo giorno questa mia lunga agonia fatta di ore che scivolano lente sull'orlo affilato di un triste baratro che non ha nome e non ha senso. E' una sensazione piacevole.
Vorrei piangere per qualcosa o qualcuno ma non ci riesco.
Decido di farla finita. Una fiala in vena di Vatran diluita con 10 cc di fisiologica. E addio.
Buonanotte...