domenica 3 luglio 2011

tutto tace, si sente il profondo respiro degli alberi. di notte le paure, le angosce e le insicurezze creano i più disparati rumori. i rumori più spaventosi sono quelli creati dentro di noi. stanotte un grande silenzio abbraccia la notte, un silenzio così non lo si può condividere. non lo si può condividere perché gli uomini preferiscono condividere le chiacchiere, le paure e le angosce. i silenzi sono difficili da condividere. le anime più grandi sono quelle che sanno ascoltare il silenzio, sanno fondersi con esso in una miscela infinita e spirituale. le persone che mi attorniano sono cumuli di vuote parole limitate. ieri, appena sveglio, sono riuscito ad acciuffare un sogno per la coda, prima che si dileguasse negli impenetrabili meandri dell’inconscio. mi ha sorpreso constatare la volgare natura concreta del sogno: sedimentata rabbia nei confronti dei genitori. da ragazzino, alle prime piogge, si andava a cercare le lumache; quando si tornava a casa le si lasciava appese dentro una retina, per qualche giorno, in modo che “spurgassero”. l’anima dovrebbe “spurgarsi” per lasciare spazio alla contemplazione del silenzio.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

una notte di silenzio è difficile da condividere ... ma non impossibile ;P

...

Anonimo ha detto...

nulla di più silenzioso che stare in mezzo ad una folla di esaltati urlanti circondati da luci rosse e bianche in un'onda di decibel adrenalinici generazionali...

Anonimo ha detto...

Io sapevo che le lumache si mettessero nella farina! Purpetta