sabato 7 luglio 2012


il dolore è effimero, bisogna assaporarne ogni gradazione, bisogna leccarne ogni singola goccia, pura intima essenza , la vita che stramazza cedendo il posto a una piccolissima anticipazione di morte, una micromorte che sa di notturne sensazioni da trattenere sulla punta della lingua. una notte di porcellana in cui vedo tutto con meravigliosa nitidezza, le mie vene con la loro acqua nera cantano un sommesso blues che somiglia ad un mare medievale dotato di artigli.
ieri ho sognato sul serio di essere sbranato da un branco di lupi neri come corvi, nel cuore di un bosco innevato. ho avvertito ogni morso, i denti che affondavano tagliando, la schiuma di quelle bocche venate dal mio liquido rossastro che pulsava di paura. materno, premuroso e spietato dolore sotto forma di morsi feroci.
decisamente meglio, molto meglio dell’insonnia.

Nessun commento: