giovedì 11 ottobre 2012



in questo momento mi sento alieno e dannato come ai tempi de La mia stagione… il mio scafo corroso dall’aria salmastra ed io che gioco facendo scorrere le dita sulle crepe del legno… ho voglia di esalare parole liberamente, la mia valvola di sfogo, la mia pugnalata nel costato… mi bagno nella mia infanzia, mi specchio nel mio Io… un’elettrica corrente carnale attraversa un iceberg cosmico, notturno e magnificamente antiquato. mi cullo sui flutti immerso nello spazio che mi distanzia dal pubblico accalcato sugli spalti, l’unico volto che riconosco è quello della mia splendida dama ottocentesca. azzero i confini dei pensieri che mi parlano dolci, leggiadri come cigni che nuotano in nere acque silenziose… ho volutamente dimenticato di gettare l’ancora, la notte sbiadita mi accompagna in un’indecifrabile cerimonia in cui risuona l’acuminato profumo del ghiaccio metallico, argentato sperma universale… nudo e smagrito il mio corpo quasi morto sorride avvolgendomi come una pellicola che pulsa con lentezza straordinaria… mmmm cosa stavo dicendo? 

1 commento:

Anonimo ha detto...

http://ajnabee.tumblr.com/post/2879808513/la-pieta-michelangelo-buonarroti-1497-1499-i


(silence)

S.