Continuo ancora a scommettere sui cavalli ma da qui non è
la stessa cosa. Il denaro qui non conta un cazzo e scommettere senza denaro è
come scopare senza l’uccello. Perlomeno, quando voglio stare solo non ho grosse
seccature, nessuno qui viene a bussare alla mia porta per cercare di vendermi
l’enciclopedia britannica, o per reclamare i mesi di affitto arretrati, e non
ci sono nemmeno zoccole convinte di essere più belle di quello che sono che ti
fanno scopare ma poi, non so, forse per ripicca o forse è una questione
fisiologica, vallo a sapere, poi iniziano a rompere i coglioni e devi sbatterle
fuori di casa, e i vicini poi cominciano a rompere anche loro i coglioni per il
baccano e tu devi mandarli a fare in culo. Una vera fatica! Nonostante la mia
vita sia stata una sequela di sbornie, risse, casini e guai di ogni tipo,
sapete, io ho sempre amato la solitudine, insomma se nessuno veniva a rompermi
i coglioni io ero felice. Ma per pagare l’affitto, fare la spesa, il pieno alla
macchina, scommettere ai cavalli, non puoi fare l’eremita, se non sei un
fottuto sceicco ti tocca frequentare persone, ti tocca guadagnare i dollari col
sudore per poi tramutarli in bottiglie di vino, scontrini da gettare per terra
all’ippodromo e cose così. Probabilmente la maggior parte delle persone che mi
conosceva pensava che fossi uno stronzo ma sapete che vi dico? Io penso che la
maggior parte delle persone siano degli stronzi che, anziché farsi un tuffo
nella tazza del cesso per poi fare una crociera nella rete fognaria, deambulano
per strada. La stima è reciproca come vedete. La cosa che più adoravo fare, oltre
che ubriacarmi, scopare e scommettere sui cavalli, era scrivere di notte,
ascoltando musica classica alla radio. Scrivevo quello che vedevo, stralci di
svariata umanità priva di fronzoli letterari, ho sempre pensato che un genio è
un uomo capace di dire cose profonde in modo semplice. Per scrivere mi bastava
guardare per strada, dopotutto nella vita ci sono tre università: le puttane,
le carceri e gli ospedali. E perché scervellarsi per inventare storie quando la
gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga nemmeno il biglietto.
4 commenti:
...Azzzz come è dura la vita...che faticaccia l'Affondato essere uomidi duri solitari e senza una minima parvenza di cuore...Kleenex per il sudore della fatica di sostenere questo onere???
... il silenzio è assenza di cuore...
ehehe
Noto che questa frase ti ha davvero molto toccato...
una delle voci eroiche fuori campo meglio riuscite..
Posta un commento