è durato un attimo pochi secondi ma
ho pianto ho pianto ed è stato bellissimo mi è piaciuto da morire. ascoltavo in
cuffia (le meravigliose piccole bose in prestito) un cd, niente di
particolarmente ricercato, forse vi stupirà sapere che si tratta di irene
grandi, e la canzone non mi ricorda niente di sdolcinato, un pianto semplice e
brevissimo, vitale e bellissimo. la cosa importante non è la canzone o la
durata del pianto, le lacrime, loro erano così belle, diomio così belle.
lacrime senza la preoccupazione di cadere per terra, lacrime prive di
motivazione, lacrime che non devono chiedere scusa, lacrime che non si
preoccupano di avere un nome. ora non mi dispiacerebbe poi tanto uccidermi,
bianco con una specie di sorriso dagli zigomi rigati, sorrido con l’anima
parcheggiata pacatamente in una zona senza ombra e senza vento e senza pioggia
e senza tristezza. almeno non la tristezza che intendete voi. mi sento bello
come mi sentivo bello quand’ero un ragazzino e pregavo per non cambiare mai e
sentirmi sempre come mi sentivo allora. sapete una cosa? quest’istantanea che
vi mostro, queste parole sono semplicemente un taglio. uno schizzo del mio
sangue.
3 commenti:
Tutto quello che di fluido arriva dal tuo corpo è prezioso
Hai mostrato perle rare, rarissime
Non ti permettere ad ucciderti.
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