seduto sul pavimento musica e candele
respiro sono leggero lontano una specie di stato di grazia distante dai rumori
e dalle voci e dai volti dei manichini di cui non m’importa niente. se morissi
ora morirei sereno. limpido come un fiocco di neve che volteggia nel cielo
freddo dell’antartide. un giorno, quando giungerà il mio momento, vorrei morire
così. è una mia notte anche se è più soffice delle solite, i miei lupi sono
mansueti al mio cospetto, resteranno accovacciati ai piedi del mio letto per
tutta questa notte, mi sorveglieranno in silenzio attenti col loro alito caldo
e selvaggio. immagino un colpo di pistola dritto nella mia fronte, lo immagino
come un bacio tenero caldo e morbido.
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