mercoledì 12 dicembre 2012


seduto sul pavimento musica e candele respiro sono leggero lontano una specie di stato di grazia distante dai rumori e dalle voci e dai volti dei manichini di cui non m’importa niente. se morissi ora morirei sereno. limpido come un fiocco di neve che volteggia nel cielo freddo dell’antartide. un giorno, quando giungerà il mio momento, vorrei morire così. è una mia notte anche se è più soffice delle solite, i miei lupi sono mansueti al mio cospetto, resteranno accovacciati ai piedi del mio letto per tutta questa notte, mi sorveglieranno in silenzio attenti col loro alito caldo e selvaggio. immagino un colpo di pistola dritto nella mia fronte, lo immagino come un bacio tenero  caldo e morbido. 

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