Se c’è un uomo che ha oltrepassato ogni confine
immaginabile, confine terrestre o mentale, quello sono io. Ho creato sulla
terra, a forza di battaglie, il mondo che la mia evoluta mente aveva plasmato.
“L’immaginazione governa il mondo” avrebbe detto secoli più avanti un altro
grande generale, quel motto era già nelle mie corde e l’ho perseguito col
sangue, il sudore e il metallo. La mia mente, nutrita dagli insegnamenti di
Aristotele, presto oltrepassò i confini e i limiti del saggio maestro, il mio
sguardo si perdeva oltre l’orizzonte, cibandosi di ambizione e visioni inaudite
per ogni altro umano. L’assedio ad Alicarnasso, la battaglia di Gaugamela così
come tante altre vittorie, sono dei veri miracoli di cuore, mente, brama,
coraggio e determinazione. Un condottiero che ha visto, vissuto e vinto così
tante battaglie, vi chiederete, chissà quanto dolore e sofferenza e morte avrà
avuto modo di vivere con la propria pelle. Ma il dolore più grande della mia
vita mi colse quando giunsi in quella stanza, e giunsi troppo tardi. Un
messaggero mi informò che, nella città di Ecbatana, Efestione da giorni era
straziato dalla febbre e aveva avuto ora un brusco peggioramento. Mi precipitai
al suo capezzale ma, come ho detto, giunsi troppo tardi. Era già morto, il mio
Efestione. Guerre e battaglie, vittorie o sconfitte non valgono quanto la
perdita dell’unica persona che mi sia stata sempre vicina, quando un legame
così puro e forte si spezza, ti senti improvvisamente più solo che mai, gli
altri esseri umani ti sembra che non appartengano al tuo stesso genere, ti
senti sprofondare e nel dolore sprofondai. Prima il mio cuore, poi la mia
mente, infine il mio corpo non ressero tanto tempo a quell’assenza così
profonda, mi spensi dopo meno di un anno. Il figlio di Zeus, il discendente di
Achille, il figlio di Dioniso era morto, col corpo tormentato dalle cicatrici
di mille battaglie e l’animo e il cuore deturpati da un insanabile dolore che
nessuno potrà mai capire.
3 commenti:
Uniti come Achille e Patroclo
S.
.... ti odio perchè hai fatto il classico! eheheh
gnè gnè gnè... pappappero... (queste perle le studi in quinta ginnasio eh eh)
S.
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