ancora una volta sedicenne, ancora una volta piccolo sotto un immenso
cielo notturno, alto come solo le cose sublimi sanno esserlo, ancora una volta
distante dal sole, in attesa di una luce lontana… volo alto stando seduto sotto
un cielo immaginato, il mio volto è un ricordo di una splendida notte senza
suoni. una danza si staglia nell’aria, priva di clamori e caotici movimenti,
un’immateriale danza senza movimenti terreni, spirituale collana d’immagini e
ricordi e interiori monologhi mai esistiti. osservo nei miei occhi il mio
arsenale di alte stelle lontane come inviolabili e sacri pensieri proibiti alla
collettività. di chi io son figlio? forse voi tutti sapete di avere dei
genitori, questa consapevolezza in me è pura cognizione di una commedia scritta
da mani che ignoro. non mi sento figlio di questa terra, della mia nascita
rimangono solo i segni delle bende e dei cerotti, che sia nato cadendo da
qualche elevato luogo ignoto? questa mattina ho sognato un fiume inquinato,
verdastro e pieno di zanzare, non solo nuotavo felice ma andavo anche
sott’acqua come nel più cristallino dei caraibici mari, mi sentivo libero come
si è liberi quando si è adolescenti e si va nel fiume a nuotare contro il
deciso contrario parere dei genitori. la sporcizia del fiume era probabilmente
il luridume in cui mi tocca annaspare truccato da pagliaccio. questo non credo
di averlo sognato ma mi sarebbe piaciuto librarmi in aria per asciugarmi, un
infuocato volo sopra l’esteso sudiciume che insidiava le mie carni in procinto
d’ammalarsi.
4 commenti:
non ammalarti, non così
marsia... per l'anagrafe sto invecchiando..
...l'anagrafe che come una befana-puttana ti dona la stronza illusione di poter dire la tua mettendo una crocetta su un foglietto di carta...
[p.s.
che legnate nella trasferta di basket sigh!]
pff, nel rugby abbiam vinto! i francesi!
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