il pagliaccio è un anarchico moderato. non innesca bombe, non uccide
nessuno ma se ne frega allegramente degli steccati che il pubblico gli impone.
dietro la sua faccia colorata è libero e ride, ride, a volte amaramente ma ride
e soprattutto se ne infischia della moltitudine squadrata che lo osserva dagli
spalti. invecchia e il suo sorriso nascosto invecchia con lui, muore ogni
giorno e il suo sorriso ogni giorno muore un poco con lui. ho annientato gli
amici, la famiglia, detronizzato ogni forma di calore umano, vivo nel freddo e
solitario mondo che mi sono creato, facendo terra bruciata tutto attorno a me,
sono come napoleone che raggiunse faticosamente mosca ma la trovò devastata da
un colossale incendio catastrofico. la mia mosca è un freddo e desolato
appartamento col ghiaccio e la neve fatti di marmo bianco silenzioso.
“l’immaginazione governa il mondo” diceva il condottiero francese. il poeta,
invece, diceva “la mia immaginazione è un monastero e io sono un monaco”.
1 commento:
(la sua pupa...)
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