mercoledì 3 aprile 2013


un’idea ardita, sciorinata da un grande scrittore, circa la genesi della commedia dantesca: Dante ha immaginato il suo viaggio oltremondano nei tre regni dell’aldilà per mostrarci le conseguenze dei vizi e delle virtù perseguite durante la nostra vita terrena? Dante ha immaginato il suo percorso, dall’inferno al paradiso, per mostrarci la via della redenzione? no. semplicemente Dante s’innamorò della signora Beatrice Portinari, un amore impossibile il loro, sia perché la signora Beatrice era sposata ad un ricco banchiere e soprattutto perché ella morì molto giovane. cosa fece dunque il signor Dante innamorato (che tra l’altro era dotato di un sovrumano talento letterario)? semplicemente decise d’immortalare l’oggetto del suo amore. e non solo. decise che tutta l’umanità si sarebbe dovuta inginocchiare davanti alla sua amata. e scrisse la divina commedia. scrisse il suo capolavoro semplicemente per far rivivere il suo amore. per poter rincontrare la sua amata. probabilmente è un’ipotesi troppo semplicistica, ma che importa? mi ha sempre affascinato tantissimo proprio per la sua estrema semplicità. la forza della semplicità e del romanticismo e dell’amore. che ci si creda o no poco importa, è un’idea che fa sorridere l’animo e palpitare il cuore. ci pensate? un uomo ama così tanto una donna che per poterla vedere nuovamente scrive la divina commedia. roba da far sorridere l’anima e palpitare il cuore.

1 commento:

sarah ha detto...

05.04... bang!