come ho già detto più
volte il porto, che nemmeno mi piace più di tanto, mi dà una sensazione così letteraria,
sicuramente colpa, anzi merito, di hemingway, uno dei miei eroi, uno che
scriveva da dio (la scoperta dell’acqua calda!). sorseggiarlo quando ho voglia
di scribacchiare è quasi come leggere rimbaud durante un viaggetto vagabondo,
seduto su una panchina da qualche parte nel mondo. scribacchiare è meglio di
qualsiasi tv, di qualsiasi uscita con conoscenti a cui fingi d’interessarti. è
raschiare o accarezzare la propria anima. inutile dire che adoro farlo. anche
meglio delle terme. oggi mi hanno proposto di andarci. a me! acquistare il
biglietto per una parvenza di benessere interiore. oramai si paga il biglietto
per qualsiasi cosa, per andare in spiaggia, persino per pisciare (nella
stazione della mia città i cessi sono a gettone). quando ero adolescente andavo
a nuotare in un fiumiciattolo con alcuni coetanei, probabilmente la cosa era
particolarmente seducente perché tutti i genitori dicevano ai loro figli “guai
a te se vai a nuotare in quel posto là!”. e noi ci andavamo e ci sentivamo in
qualche modo splendidamente selvaggi. anche un po’ liberi. e lussuosamente
disubbidienti. decisamente meglio delle terme. erano le nostre terme
stupendamente illegali. mentre scrivo penso che quando parlo in quest’angolino
dei miei sprazzi adolescenziali è come se mostrassi alcuni spezzoni della mia
giovinezza in bianco e nero. bello. penso a ciò che diceva uno dei miei eroi “penso
che da giovani tutti debbano divertirsi. a me non capitava mai”. be’, fine
dello spezzone in bianco e nero.
ogni tanto mi prende
una certa voglia di romanticismo (credo di essere a modo mio un romantico) e se
penso alle probabilità che possa innamorarmi di una persona credo che sia più
probabile che balotelli pubblichi un saggio sullo zarathustra di nietzsche.
quando mi prende questa voglia è una voglia di piangere, di preoccuparmi per
qualcosa che abbia un corpo mmmm cosa sto scrivendo? conosco solo corpi vuoti,
inutili, così privi di alcun interesse. adesso dalla notte sono sbucati un po’
di folletti che mi attorniano e mi fanno compagnia, sono esserini velenosi e
innocenti, sorrido e seduto sul pavimento lascio che mi danzino attorno, quasi
allegri. forse pensano che io non li comprenda. benvenuti nel mio mondo. loro
sanno di giovinezza e l’anagrafe non c’entra nulla. sono stelle cadenti in un
blunotte così fondo, sono splendori mentali, scintille esalate dal falò della
scostumatezza psichica. sorrido. e sorseggio un altro goccio di porto.
1 commento:
Anonimo
ha detto...
conosci solo corpi vuoti e privi di alcun interesse.........
1 commento:
conosci solo corpi vuoti e privi di alcun interesse.........
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