rifletto
sui tempi del pagliaccio. quando mi tocca la quotidianità, prima d’immergermi
nell’acquario mi trucco, cerone e nasino rosso. se invece la quotidianità posso
mandarla a quel paese resto solo, nudo e struccato. ma quando capita che mentre
sono struccato la quotidianità chiama, e decido di rispondere, allora capita
che il trucco veloce lasci qualche strascico di pelle non truccata, mi ritrovo
a fare il pagliaccio con qualche pezzettino di viso non truccato. e capita che
qualche persona si perda smarrita davanti a quei ritagli di pelle senza trucco.
mmmm ora seduto sul pavimento m’invento qualche finta lacrima artificiale,
giusto per sentire il rivolo scorrere lungo la guancia. spengo il pc e accendo
la tv. una cosa che mi riporta indietro di qualche secolo, quando ero
adolescente e in totale solitudine guardavo dei film nel cuore della notte,
immerso nel nero silenzio senza riflettori.
Nessun commento:
Posta un commento