metto la testa, anzi no, facciamo tutto il corpo, in una mongolfiera
colorata e gioco stanotte a fare la stella. chissà se le stelle si truccano. e
se sognano. e se sono tristi, a volte. e se s’incazzano, a volte. a me piace pensare
che comunque non siano mai chiuse in una gabbia. ad ogni modo, in questo
momento, con l’esistenza ordinaria mi ci pulisco il culo. e gioco a fare la
stella. le stelle me le immagino solitarie e splendenti, osservano dall’alto le
tristezze e le solitudini del mondo intero. il loro respiro, un loro respiro, è
il silenzio di tutto il mondo.
Nessun commento:
Posta un commento