ci sono certe cose che sono in grado di fissare alla
perfezione uno stato d’animo, un momento, una fase della vita. jagged little
pill di alanis morissette è una perfetta rappresentazione della giovinezza,
quella sfrontata, piena di energia, quella con i mille pensieri che ti spuntano
sotto pelle come innumerevoli brufoli interiori, quella che ti fa somigliare ad
un sole con i raggi che ti esplodono dentro e poi non importa cosa ne viene
fuori. be’, anche se non avete la capacità deduttiva di sherlock holmes sapete
cosa sto ascoltando in questo momento. seduto sul pavimento davanti a questo
schermo, ovviamente. brutta roba quando quei brufoli sotto pelle si
cicatrizzano, quando quei raggi solari s’intiepidiscono. la cosa migliore che
può capitare è che quei raggi diventino tizzoni che covano ardore sotto la
cenere, depositata dall’ordinarietà trasportata come tanti detriti dal fiume
del tempo. orcocàn che frase proustiana mi è venuta eheh.
seduto sul pavimento della mia stanza. apprezzo
enormemente l’assenza di materiale umano nei paraggi. mi basta e avanza quello
che vedo al circo. qualche volta mi capita di pensare di volere qualcuno
accanto. ma è solo una scintilla che presto muore affogata nel buio. affogata
nel fiume del tempo.
Nessun commento:
Posta un commento