venerdì 25 luglio 2014

requiem for a dream

ho rivisto il film e ribadisco che la cosa più bella di quest’opera è senza dubbio il titolo. ciò non significa che il film sia brutto o non mi sia piaciuto, tutt’altro. semplicemente ha un titolo fantastico, suona bene e sintetizza a meraviglia tutto il film, tutta la sua essenza.
una signora oltre i sessanta, sola, con un figlio tossicodipendente, il suo sogno? partecipare ad uno show televisivo. e per andare in tv, e riuscire ad indossare il fantomatico vestito rosso che indossava nei tempi addietro, non esita ad imbottirsi di pillole dimagranti, diventa una vera dipendente di quelle pillole e finisce in un reparto di psichiatria dove le fanno l’elettroshock: sogno andato a puttane.
il figlio della signora di prima ha un amico, anche lui tossico. il suo sogno? fare il colpaccio, comprare una grossa partita di droga, rivenderla e fare i soldi. finisce in galera, la ragazza lo pianta e un altro sogno che va a puttane.
jennifer connely, bella e brava
il figlio tossico della signora, sempre quella della tv, è fidanzato con una bella ragazza, i due fidanzatini sono tossici entrambi, lui spera di fare il colpaccio insieme al suo amico, guadagnare una bella somma di denaro e aiutare la fidanzata ad aprire un atelier di moda. finisce che lui manda la fidanzata a prostituirsi per procurarsi la roba. altro sogno andato a puttane. requiem for a dream, potrebbe esserci un titolo migliore?


il ritmo del racconto è piacevolmente compulsivo, soprattutto nelle scene tossiche ricorda un po’ trainspotting, gli attori sono piuttosto bravi e… il titolo è meraviglioso.

[requiem for a dream, regia di darren aronofsky, usa 2000, cast: ellen burstyn,jared leto, jennifer connely]

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