giovedì 14 agosto 2014

voglia di buio di battelliano silenzio antimondo di solitaria panchinetta autunnale. essere libero nel mio nero privo di cazzate. un tuffo nel non-mondo. assenza dei pensieri che impregnano l’aria e il terreno e i silenzi ultraterreni. ho il viso struccato barbetta lunga nelle vene sangue bianco. adoro affondare nel mio denso torbido tenebroso nero tutto petrolio e silenzio. e mentre sprofondo mentre colo a picco percepisco le mille sfumature colorate donate dagli ultimi brandelli di luce. prima che cali il sipario di spesso velluto nero.

prima del buio nero zero più assoluto alcune invisibili microbollicine colorate che col dito (o lo sguardo) faccio scoppiare e dalla silente deflagrazione nubi e piccole piogge di parole che come scintille di colorati fuochi artificiali danzano prima di accasciarsi al suolo spegnendosi.

il vuoto è volo l’assenza di tutto un paio di ali. chi dice che ci si debba curare dal niente? perché mettere gli occhiali se la vista è troppo aguzza? l’inquietudine non è malattia è lo scenario di un animo particolarmente acuminato. seduto sul pavimento vedo al contempo le altissime stelle e la formichina solitaria sperduta nella mattonella bianca. adoro guardare il niente e non ascoltare ciò che ha da dirmi.

1 commento:

Ape A. ha detto...

bello bello bello