in
maniera estemporanea, non durevole non programmata, nell’ambito di questa mia
notte, ora. io. mi sento. divino. per quel che mi riguarda sono l’inizio e la
fine di tutto quanto. di tutto quello che mi riguarda. una cosa che ora mi
piacerebbe fare è donare forza e coraggio per fronteggiare le stronzate
quotidiane. a chiunque legga queste parole. a te, solo a te. un pizzico di
giullaresca divinità per prendere per i fondelli il mondo tutto quanto. e la
vita. e la malattia e la morte. e il salario, il lavoro, l’affitto, il mutuo,
il dover essere socialmente accettabile, ogni cosa. poter trattare ogni cosa
come una emerita stronzata. ridi e fottitene allegramente di tutto ciò che
fiorisce all’infuori di te. sii un meraviglioso e pagliaccesco egoista del
cazzo. almeno dentro di te. poi fuori mimetizzati in modo che non ti
riconoscano. e che non possano fronteggiare i tuoi sorrisi
interiori-bombe-a-mano. un pagliaccio bombarolo col sorriso interiore. sorridi
e sarai mio fratello. sarai mia sorella. in maniera estemporanea magari. vi
offro una goccia del mio sangue. non è poco.
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