stamattina
sono andato in centro con un amico, abbiamo girovagato sino al primo pomeriggio
fino a quando è arrivata l’ora di andare a prendere la figlioletta del mio
amico che frequenta la quinta elementare in una scuola privata. quando
scribacchio solitamente non parlo di come passo le giornate, chi ogni tanto
legge le mie parole in quest’angolino virtuale lo sa. infatti il punto non è
come ho passato la giornata, il punto è che ho avuto uno scossone emotivo e
questa è una notevole eccezione. tralascio le annotazioni mentali che ho fatto
mentre aspettavamo che la piccola S. uscisse di scuola, annotazioni scaturite
dal vedere tutti quei genitori pieni di soldi che amorevolmente aspettavano i
loro pargoli avvolti nella bambagia, pensavo alle opportunità che hanno quei
bimbi e che io non ho avuto. ma, come ho detto, tralascio le mie annotazioni
mentali durante l’attesa (che comunque non erano venate di odio o d’invidia ma
solo di una velata tristezza per via del mio talento sprecato…). quando esce,
la piccola S. ha il volto stravolto da un furente pianto, è vistosamente
intimorita e angosciata, lacrime e sguardo mortificato, viso trasformato da una
maschera di apprensione e tormento, insomma ci viene incontro in quello stato ed
io…be’, non me l’aspettavo mica. alla fine, per farla breve, aveva preso un
brutto voto (che poi era un 5!) e quel pianto era forse un tentativo di
ammorbidire preventivamente la reazione del padre, che non è, per la cronaca,
particolarmente o eccessivamente severo. comunque, come ho detto, non è il
fatto in sé che voglio raccontare bensì lo scossone emotivo che ho avvertito
quando ho visto venirci incontro la
piccola S. in lacrime. in quegli istanti anch’io sono scoppiato in lacrime,
anch’io ho pianto. voglio dire, non ho versato una sola lacrima e non mi si
sono inumiditi nemmeno gli occhi però si piange anche senza lacrime, e quella
visione che non mi aspettavo, che mi ha preso con le braghe mentali abbassate
mi ha scosso non poco. poi è arrivata la spiegazione, il 5 e tutto si è
normalizzato però…be’ io di scossoni emotivi ne ho talmente pochi, soprattutto
legati a fatti come questo che ho sentito l’esigenza di materializzare questa
manciata di parole. non credo di aver spiegato bene a parole le mie sensazioni
però…è stato un breve ma intenso e lancinante scossone emotivo, tutto qua.
1 commento:
Macchè, adesso ci sono i numeri? Ai miei tempi si chiamava quasi suffff..
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