adoro il contatto a
distanza che ogni tanto concedo a qualche persona. vicinanza che è uno
svelarsi, un mostrarsi nel silenzio di un’astrattezza che ha qualcosa di
vagamente celestiale, un volo libero, parole nell’aria, una lunga lacrima
narcisistica che nuota senza costume in un mare di pensieri.
con le
poche persone che ogni tanto capitano in quest’angolino ho avuto questo tipo di
contatto a distanza. un contatto privo di cemento, un gioco in cui nessuno
perde, un capriccio privo di veli.
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