domenica 12 aprile 2015

specchiandomi lupi intorno a me fiutano le mie carni bramosi di rosicchiarmi le ossa nel mio bosco personale distante da parole e sociali indesiderate presenze. immagino di lanciarmi dall’ultimo piano di un grattacielo non è il desiderio di schiantarmi è lo stare a mezz’aria con le braccia spalancate come ali e la faccia che sfida l’aria affilata il volo istanti di voluttuosa solitudine sorriso impassibile istanti momenti di meravigliosa distanza dal circo e gli uomini e le cazzate e il brusìo delle formichine operose che là sotto si danno da fare ed io le osservo come un bellissimo pipistrello-angelo-bianco che plana senza peso.
intorno a me nessuno deliziosa sensazione di assenza la annuso la respiro mi ci tuffo nuoto niente caldo niente freddo sensuale solitudine in cui volteggio disegnando tanti fantastici e meravigliosi e inebrianti niente.

atterro uno specchio un bosco i miei lupi. carne e ossa da sminuzzare. oscurità amorevolmente feroce nera nebbia che avvolge e non ti dà scampo devi solo sprofondarti lasciarti ricoprire come da un’edera che ti ama sottraendoti il respiro incantato amplesso privo di alcuna avidità. specchiandomi lupi intorno a me.

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