domenica 26 aprile 2015

raschio mi graffio mi faccio male sino a volare nel buio deliziosamente impassibile. il viso proiettato in un elettrico niente emozioni come suoni annientati. con le persone della mia quotidianità io gioco. finché non sono solo e allora faccio sul serio. e sorrido. senza sangue mi specchio e mi adoro nel mio pallore come un sogno o un fantasma che vaga nella città abbracciata da una nebbia senza peso. mi specchio nella fortuna di essere uno spirito che danza al suono di una fantasia senza valori. blu nero sofisticato assassino nella culla vomito sanguino coperto da una tormenta che respira. mi amo vedendomi riflesso nella mia solitudine fatta di assenze. di famiglia di persone di umani di umanità. maledetto. dannato. come un bellissimo mostro senza legami terreni. invisibile agli occhi del mondo. stanotte mi suicido. con caramelle e succhi colorati. e domani sarò uno zombie. sorrido specchiandomi. il mio riflesso.  lo amo. 

1 commento:

Berlin ha detto...

Sarebbe bello dipingerle, quelle vene gonfie di sangue colorato... immagino poi un lento scorrere di fluido scuro, nero-bluastro, che colora e addormenta tutto ciò che incontra...