essere asssetttato delle proprie lacrime vuol dire
bramare vere e profonde emozioni? boh… forse significa solo essere un animale
stanco delle solite carnevalate… inerpicarsi nella solitudine per dare qualche
leccata all’arcobaleno selvatico e vergine è cosa così peccaminosa e malsana?
forse è solo una segreta beatitudine per un viandante della notte… un vecchio
saltimbanco immalinconito dal mondo trova maggiore giovamento dal guardare le
nuvole anziché le persone che danzano come infiocchettati regali
preconfezionati da periodo natalizio. bramo lacrime e deserto, capricci che
sognarono chissà quanti bianchi, muti, antichi poeti. il deserto uccide, ma
sprofondare radici nella solitudine è una cosa che…chi non sa cosa sto dicendo,
mai potrà capire…
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