mi
sembra un secolo che non facevo una piccola immersione. da un po’ seguitavo a
starmene comodamente a galla, me ne stavo placido, apatico e imperturbabile in
superficie, respiravo solo l’aria che respira tutto il mondo, l’aria che
respirate tutti voi, quel miscuglio fatto di mansueto chiacchiericcio di
sottofondo, di vociare televisivo, di supermercati e cosa-faccio-oggi,
cosa-mangio-oggi, dovrei-tagliarmi-i-capelli, dovrei-comprare-un-nuovo-paio-di-pantaloni,
cose così insomma. tanto è vero che ora quasi mi sento in un certo modo
disabituato, a spegnere tutto e inabissarmi nel mio sottopelle. però, diomio,
quando ti allontani dai rumori del mondo, già cominci a sentire gorgogliare la
tua voce, senti che nelle profondità del tuo pozzo c’è qualcosa che crepita,
borboglia. mi sembra un secolo che non m’inabissavo. ahhhh finalmente un po’ d’aria
mia, solo ed esclusivamente mia.
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