ci
sono giorni in cui non riesco a non pensare al... ehm al significato
della vita. lo so, suona terribilmente stupido e banale oppure troppo
intenso e trascendentale. però in quei giorni quel pensiero appare,
finge di allontanarsi, magari va a fare un riposino poi torna e così
per tutto il giorno. non si tratta di porsi una domanda, quale sia il
senso della vita, e di darsi una risposta. si tratta di affacciarsi
sull'orlo di un precipizio, guardare l'abisso, avere le vertigini,
spaventarsi e angosciarsi, ferirsi un po', cercare riparo in uno
strano menefreghismo non tanto per trovare conforto quanto per
trovare una scorciatoia. detto così sembra quasi un candido
giochino, un frivolo passatempo, una sciocca passeggiata.
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