come un corpo celeste cadde, stramazzò al suolo e piombò in un sonno profondo. dormì per quattro giorni di fila e sognò profondamente. vide un'intera specie di individui marciare all'unisono, tutti apparentemente standardizzati. ciò che li rendeva diversi, uno dall'altro, era l'intimo turbinio che imperversava nel loro animo. più o meno intense reazioni psichiche che condizionavano il loro respiro, il loro cuore, le loro azioni. un'incessante danza che li rendeva ora felici, ora disperati, concitati o scoraggiati. le loro esistenze erano foglie in balìa di quel turbinio mentale.
la luce che filtrava attraverso le fronde la svegliò. fresca aria incontaminata, ombra tranquilla accarezzata dalla luce che filtrava tenue. un bosco. si alzò, inspirò profondamente per alcuni imperturbabili attimi senza tempo. inspirò un invisibile alito risucchiato da milioni di anime che vivevano nelle città, a chilometri e chilometri da quel bosco. si alzò, inspirò profondamente e con le sue mani costruì un'altalena.
3 commenti:
:)
..bambi
... un sospiro.
... un sorriso.
Posta un commento