per un po’ la mia anima passeggia tra ricordi d’infanzia, come un divertito funambolo che procede lungo la sua fune. l’inquietudine che avevo prima di partire non mi ha abbandonato del tutto, basta guardare bene i miei occhi. li guardo e li trovo bellissimi, degli scrigni di cristallo che custodiscono un misterioso tesoro che nessuno può vedere. basta saper guardare e loro ti raccontano l’inquietudine, ma anche la quiete e la profondità che ora sto vivendo. solo come un viandante in pieno inverno, ho ora pensieri stellati, pensieri neri, pensieri grigio-fumo, pensieri verdi. prima di partire i miei lupi mi hanno rosicchiato per bene, ora a distanza sento il loro fiato sul collo. sono miei e senza di loro sarei un’anima vuota, Dio me ne scampi!
penso alla morte, persino lei, in campagna, è più dolce, meno fredda e sbrigativa; anziché da suoni di ambulanze e clacson è accompagnata da grilli, foglie fruscianti, acqua che scorre nei torrenti… mi sento bello e solo, inquieto e pulito, nelle mie passeggiate notturne prendo per mano la mia splendida dama ottocentesca, a qualche metro di distanza ci segue anche lei, la morte, ma è discreta e per ora non pretende nulla… mi sento coccolato dalle mie due donne, la mia intrinseca e infinita tristezza e la morte, sarà per questo che sono un tantino inquieto eh? da un po’ di tempo penso ad una lettera-testamento, da conservare nel cassetto del comodino ma, vabbè, questa è un’altra storia… chi vorrà salutare le mie ossa quando sarò morto? mi piace pensare che qualcuno un salutino sincero glielo vorrà dare. mi piace pensare che le pochissime persone che mi hanno intravisto sorrideranno con anima e occhi lucidi. niente nomi, le persone che mi hanno intravisto sanno, solo…. … solo la mia bambi. piccola, vorrei portassi i fiori nella mia tomba, una volta ogni due o tre anni. sorriderei sotto alcuni metri di terra, sdraiato su una nuvoletta, ovunque mi trovassi… sorriderei e… ti accompagnerei ovunque come un angelo custode ( quant’è bella bambi, mi sembra quasi scontato dirlo ma sarebbe la figlia dei miei sogni…)
penso alla morte, persino lei, in campagna, è più dolce, meno fredda e sbrigativa; anziché da suoni di ambulanze e clacson è accompagnata da grilli, foglie fruscianti, acqua che scorre nei torrenti… mi sento bello e solo, inquieto e pulito, nelle mie passeggiate notturne prendo per mano la mia splendida dama ottocentesca, a qualche metro di distanza ci segue anche lei, la morte, ma è discreta e per ora non pretende nulla… mi sento coccolato dalle mie due donne, la mia intrinseca e infinita tristezza e la morte, sarà per questo che sono un tantino inquieto eh? da un po’ di tempo penso ad una lettera-testamento, da conservare nel cassetto del comodino ma, vabbè, questa è un’altra storia… chi vorrà salutare le mie ossa quando sarò morto? mi piace pensare che qualcuno un salutino sincero glielo vorrà dare. mi piace pensare che le pochissime persone che mi hanno intravisto sorrideranno con anima e occhi lucidi. niente nomi, le persone che mi hanno intravisto sanno, solo…. … solo la mia bambi. piccola, vorrei portassi i fiori nella mia tomba, una volta ogni due o tre anni. sorriderei sotto alcuni metri di terra, sdraiato su una nuvoletta, ovunque mi trovassi… sorriderei e… ti accompagnerei ovunque come un angelo custode ( quant’è bella bambi, mi sembra quasi scontato dirlo ma sarebbe la figlia dei miei sogni…)
2 commenti:
Promisi che avrei pensato alla musica, o forse non era nemmeno una promessa, ma ora come tale mi nasce nella testa.. Ad ogni modo, non scordo..
...apprezzo.
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