mercoledì 20 aprile 2011

nico



da giorni penso in continuazione a Nico, proietto interiormente la sua immagine, ascolto la sua voce. se è giorno, ascolto le sue canzoni con la tapparella della stanza parzialmente abbassata, con le sole fessurine a far passare qualche spiraglio di raggio luminoso. per chi non la conoscesse è la bellissima e teutonica valchiria che cominciò la carriera come modella negli anni ’60, fece poi l’attrice (anche per fellini ne La dolce vita), divenne in seguito una delle muse di andy wharol che la fece diventare la chanteuse dei velvet underground. tra i suoi amori figurano brian jones degli ‘stones, jim morrison, alain delon (da cui ebbe un figlio), john cale dei velvet underground etc etc.
una volta abbandonati andy wharol e i velvet underground, la casa discografica e i vari imprenditori che la volevano proporre come una bambolona bella e smielosa, dà libero sfogo all’espressività della sua voce, divenendo l’anticipatrice di tutta la musica dark. un canto desolato il suo, sofferto e recitato. consiglio the marble index (1968), desertshore (1970) e the end (1974), che contiene una cover dell’omonima canzone dei doors.
comunque, da qualche giorno penso a lei, cerco di penetrare l’immagine che ho di lei, so che da qualche parte annuisce e acconsente affinché faccia parte della sua lunga schiera di amanti, sento la sua voglia di succhiare la mia mente. lei annuisce ed io le dedico alcuni dei miei pensieri. mi sbranerebbe come una leonessa e mi abbandonerebbe tra gli avvoltoi. anche lei un bellissimo esemplare di pagliaccio, in confronto io, ahimè, sono un dilettante.



piogge di petali(a Nico)
.

piogge di petali
sulla mia voragine
sulle mie pagine
sulla mia dorata
sottile cartilagine
aliti di vento
sulle mie dune sabbiose
.
scaglie insanguinate
campanule e mimose
rose dalie e celosie
piogge di petali
su tutte le mie donne corrose
.
grandinate di accuse
scrosciano
come acuminate lance impietose
migliaia di silenziose spose
passeggiano
avvenenti e rabbiose
sui tappeti delle mie mattinate
sublimemente angosciose
.
piogge di petali
sulle mie allucinate prose
sanguinano parole
carezzevole canto
abbacinato pianto
note religiose
lacrime artificiose
floreali schegge
di poesie e canzoni inesplose
.
vergini farfalle deformate
svolazzano
come miriadi di vagine colorate
fredde lapidi leggere
sbattono le loro ali velenose
sulle mie ore solforose

sulle mie giornate inesplorate


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