immerso nella mia incorporea immobilità corro. verso una stupefacente sofferenza che è una candela. nessuno brucia come brucio io. nel silenzio distante dai corpi brucio come nessuno sa bruciare. una cavalcata sotto una luna fredda come un rasoio. le uniche cose che somigliano a questa luna sono i capelli della mia bellissima musa dalle vene di ghiaccio. e i capelli della mia jeanne personale. uniche concessioni alla corporeità di questo mondo. capelli scortesi, aristocratici e selvatici. meravigliosi. la punta dell’iceberg di una femminilità rara e preziosa. bellezza per occhi e dita di un altro mondo. la luna accarezza il mio sguardo con dita lunghe e sottili. niente adesso è come la luna e come quei capelli. e nessuno sa bruciare come brucio io.
2 commenti:
fa freddo, al buio. mentre tutto brucia.
... freddo che divora le ossa...
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