venerdì 17 agosto 2012


sto benissimo. lontano dal circo, senza l’obbligo di dover entrare nel tendone ad orari prestabiliti, con la libertà di pensare totalmente a modo mio, mi è anche tornata la voglia di leggere con gusto, sul pavimento bianco, mezzo nudo come un raffinato selvaggio di un qualche posto esotico e immaginario. sto anche cucinando tanto [ la mia jeanne si preoccupava quando le dicevo che mangiavo troppi cibi surgelati, mentre bambi… be’, lei mi viene in mente tutte le volte che faccio un risotto, “… per fare il risotto ci vuole il tempo giusto, il cielo giusto, la musica giusta, insomma tutta la giusta atmosfera” diceva la 14enne].
mi sono svegliato prima dell’alba, come l’assassino. in realtà parecchio prima, erano le 3:17. quando sto bene mi capita di dormire due orette, un concentrato sonno privo di elettricità, mi sveglio ed ho voglia di alzarmi. quando nella notte ci sono i miei lupi dormo anche meno ed ho voglia di alzarmi. nel mezzo le varie sfumature del pagliaccio. sul balcone attendo l’alba, il rumore di qualche macchina disturba la quiete. la bellezza dell’alba si dilata nel silenzio del mare, nel silenzio delle montagne, nel silenzio di una bella città. il mio balcone non offre nessuna di queste possibilità. penso che tra qualche oretta, dopo una doccia, andrò a pagare affitto e bollette scadute, poi un po’ di spesa e pulizie domestiche. sorrido pensando che in realtà, probabilmente, non farò niente di tutto questo. nelle case la gente attende di svegliarsi. mi sento diverso, quasi come quando, a sedici anni,  i miei cieli notturni mi guardavano ed io guardavo loro. ancora buio, sono le 5:32.

1 commento:

tuttoilniente ha detto...

giusto l'altra sera.. ho fatto un risotto quattro formaggi per parentame, venuto bene ma.. mentre lo facevo, pensavo che ci sarebbe voluta un pò di musica (casa estranea), e che faceva troppo caldo.. pagherei sempre un qualcosa, per una pre-alba in solitudine, le poche che ho assaporato le ho accorate come risotti