sto
benissimo. lontano dal circo, senza l’obbligo di dover entrare nel tendone ad
orari prestabiliti, con la libertà di pensare totalmente a modo mio, mi è anche
tornata la voglia di leggere con gusto, sul pavimento bianco, mezzo nudo come
un raffinato selvaggio di un qualche posto esotico e immaginario. sto anche
cucinando tanto [ la mia jeanne si preoccupava quando le dicevo che mangiavo
troppi cibi surgelati, mentre bambi… be’, lei mi viene in mente tutte le volte
che faccio un risotto, “… per fare il risotto ci vuole il tempo giusto, il
cielo giusto, la musica giusta, insomma tutta la giusta atmosfera” diceva la
14enne].
mi sono
svegliato prima dell’alba, come l’assassino. in realtà parecchio prima, erano
le 3:17. quando sto bene mi capita di dormire due orette, un concentrato sonno
privo di elettricità, mi sveglio ed ho voglia di alzarmi. quando nella notte ci
sono i miei lupi dormo anche meno ed ho voglia di alzarmi. nel mezzo le varie
sfumature del pagliaccio. sul balcone attendo l’alba, il rumore di qualche
macchina disturba la quiete. la bellezza dell’alba si dilata nel silenzio del
mare, nel silenzio delle montagne, nel silenzio di una bella città. il mio
balcone non offre nessuna di queste possibilità. penso che tra qualche oretta,
dopo una doccia, andrò a pagare affitto e bollette scadute, poi un po’ di spesa
e pulizie domestiche. sorrido pensando che in realtà, probabilmente, non farò
niente di tutto questo. nelle case la gente attende di svegliarsi. mi sento
diverso, quasi come quando, a sedici anni,
i miei cieli notturni mi guardavano ed io guardavo loro. ancora buio,
sono le 5:32.
1 commento:
giusto l'altra sera.. ho fatto un risotto quattro formaggi per parentame, venuto bene ma.. mentre lo facevo, pensavo che ci sarebbe voluta un pò di musica (casa estranea), e che faceva troppo caldo.. pagherei sempre un qualcosa, per una pre-alba in solitudine, le poche che ho assaporato le ho accorate come risotti
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