Mi sveglio dopo un
dilatato sonno senza voci, io pallida e scellerata fatina immersa in un buio
sarcofago ravvivante, le formichine stronze che camminano sul vostro suolo del
cazzo non mi sfiorano nemmeno. Mi sveglio bellissima e un poco spiegazzata,
stiracchio la mia immacolata pelle diciannovenne, una fresca doccia pungolante
ravviverebbe questo splendente fiore solitario schiusosi in un monolocale al
dodicesimo piano. Gironzolo a piedi nudi sul marmo, lo specchio mi regala una
Cry dal volto assonnato, la cascata di lunghi capelli neri sulle sottili spalle
delicate, lo sguardo nero e lucido esageratamente penetrante, impudente,
urticante. Sono bella e ho voglia di affrontare il mondo, con impudenza e
distacco, vado a fare due passi nel vostro mondo. Ma prima una doccia. Prima
ancora accendo lo stereo e Courtney mi canta Jennifer’s body, alzo il volume,
mi scolo mezzo litro d’acqua d’un fiato, mi stiracchio e duetto sgraziata e
insolente con la voce di Courtney, guardo dalla porta-finestra e una luce
grigiastra illumina case, tetti, automobili e persone, dovrebbe essere tarda mattinata,
di quale giorno non ne ho idea, canto e gironzolo con le braccia spalancate che
dimeno come ali squilibrate, coulotte nere e una cortissima t-shirt bianca che
finisce sopra l’ombelico, sorrido per me stessa e sollevo lo sguardo verso il
cielo di cemento, gironzolo per la stanza con la faccia verso il soffitto, ho
voglia di uscire e camminare senza vedere nessuno, inizia Miss World e canto
passando le mani tra i capelli, scuoto la testa, sorrido e canto maleducata
movendomi scomposta, sorrido perché mi sento bella, perché vado a sputare in
faccia al mondo, perché non rispondo alle vostre domandine del cazzo, vado per
le strade a spargere la mia indifferenza. Ora doccia.
1 commento:
Beh... conosci bene le donne se sai immedesimarti così bene nei loro pensieri. E' uno scritto molto bello.
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