tutta la bellezza ammissibile da quell’intrico di neuroni e
fasci nervosi e bulbi oculari e solchi di corteccia cerebrale e pulsazioni potenti
come tamburi e inaspettate e veementi gittate di sangue, tutta la bellezza
immaginabile [tollerabile] dall’animo umano racchiusa in un’allungata e sinuosa
mano. se questa non è essenza di Bellezza io non merito di respirare nemmeno
per un secondo ancora. diomio quanto mi soffermerei a sproloquiare su questa
Bellezza dalle cinque dita snelle e sottili, diomio quanto mi perderei nella
contemplazione di quella mano. uno dei miei eroi (che di letteratura ne
masticava parecchia) disse che la più grande opera creata dall’uomo in tutti i
tempi è la Commedia dantesca. questa mano non è da meno. la sublime altezza
creatrice che caratterizza le note di Mozart, gli affreschi o le sculture di
Michelangelo, i versi di Dante, le vocali del mio Rimbaud, le forme del Canova
o del Bernini, fanno pensare senza indugio ad un’ispirazione in qualche modo
divina. impazzisco (in modo terribilmente piacevole) nel tentare d’immaginare
un uomo che crea qualcosa di tanto Bello. come questa mano. forse non ho il
coraggio, la forza, per pronunciare questa frase letteralmente ma mi piace
scriverla indubbiamente: credo che darei la vita per riuscire a creare qualcosa
come questa mano. darei la mia vita per creare qualcosa come questa mano.
morirei per lei. per quella mano. morirei felice se fosse quella mano ad
accarezzarmi il volto, mi addormenterei dolce come un bimbo. per sempre.
dormirei felice. l’immensa delicatezza della carne, la morbida e decisa
sporgenza ossea di quel polso che si arcua musicalmente e quelle dita… quelle
dita che potrebbero arrivare, se volessero, a sfiorare le gote di Dio… oddio,
mi sento venir meno, sul serio, sono inebriato dalla visione e dal pensiero di
quella splendida mano… meglio tacere…. meglio tacere…
[Parmigianino, Madonna dal collo lungo]
2 commenti:
silenzio e bellezza
overwhelming
Quella mano...è viva, qui.
Posta un commento